Il periodo di riposo è formato da più fasi, ciascuna delle quali ha uno specifico ruolo e una funzione. La durata di questi periodi del riposo è normalmente omogenea anche se può essere differente in alcune persone.
Normalmente si divide il sonno in quattro fasi o stadi:
- Addormentamento.
- Sonno leggero.
- Sonno profondo.
- Fase REM.
Il sonno REM è la fase in cui si verificano i sogni, dura circa 20 minuti. Il sonno profondo è la fase in cui la frequenza cardiaca rallenta, questa fase dura da circa 30 minuti a un’ora. Il sonno leggero si verifica prima del sonno profondo e dura circa 10-30 minuti.
Stadio di addormentamento
In questa fase l’organismo si rilassa, vengono infatti secrete delle sostanze ormonali capaci di rilassare la muscolatura. Questo punto rappresenta il confine tra la fase cosciente e la fase di sonno. L’attività nervosa, specialmente del cervello, diminuisce.
Stadio di sonno leggero
In questa fase il battito cardiaco diminuisce e, con esso, la temperatura corporea. I muscoli sono del tutto rilassati e il respiro si fa più lento. Il corpo si prepara, progressivamente, al sogno profondo.
Stadio di sonno profondo
Il respiro è lento, il cuore batte con meno frequenza e il corpo è totalmente rilassato. L’attività nervosa è ridotta alle funzioni vitali essenziali, che sono comunque indipendenti dalla volontà. In questa fase avviene il consolidamento della memoria e delle esperienze, normalmente diurne.
Fase REM
La fase REM è la fase nel quale avvengono i sogni. Il nome deriva dall’acronimo inglese di “Rapid Eye Movement” o movimento rapido degli occhi. In questa fase l’attività cerebrale aumenta e con essa anche il metabolismo. Durante la fase REM il cervello rielabora le percezioni e le informazioni in proprio possesso e inscena i sogni. Sebbene non ci sia ancora una spiegazione che spieghi in modo scientifico il sogno è probabile che attraverso questi processi si possano acquisire nuove informazioni e si possa consolidare quanto la memoria quanto l’esperienza.
Nella fase REM i muscoli del busto e degli arti sono totalmente paralizzati, in un fenomeno chiamato atonia muscolare. Probabilmente questo permette al corpo di non muoversi in risposta ai sogni anche se, di fatto, potrebbe essere visto come uno svantaggio evolutivo. Durante il sonno il corpo è totalmente vulnerabile e, nell’evoluzione, questa situazione avrebbe potuto portare a una situazione di svantaggio nei confronti dei predatori.